Tindari – Un progetto pilota della Regione illuminerà l’area archeologica

La convenzione stipulata tra il Parco archeologico di Tindari e il Comune di Terme Vigliatore per la cura della Villa Romana di San Biagio è un progetto pilota voluto dall’assessore regionale ai Beni Culturali Alberto Samonà e attuato dal direttore Domenico Targia. Si tratta di un protocollo tra i due Enti che sta ottenendo ottimi risultati e che sarà esportato in tutta l’Isola.

“La convenzione in atto è molto interessante perchè permetterà di poter attivare un’azione di manutenzione molto importante della Villa Romana di San Biagio. Il personale messo a disposizione dal Comune e le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza permetteranno di dare nuova vita ad un sito che, purtroppo, in passato è stato trascurato. Questo protocollo è l’esempio di come si dovrà procedere in futuro con i parchi di tutta la Sicilia che lavoreranno in sinergia con le amministrazioni locali per permettere che i luoghi della cultura siano restituiti alla pubblica fruizione in tutto il loro splendore”.

Una nuova visione di valorizzare il patrimonio archeologico siciliano che prende forma dietro le direttive dell’assessore Samonà, ma che non si ferma alla sola sistemazione e pulizia dei luoghi. “Stiamo attivando, con tutti i parchi della Sicilia ed anche con quelli della provincia di Messina, Tindari, Isole Eolie e Taormina, le convenzioni con le università per permettere la ripresa degli scavi archeologici. Tra queste c’è l’area di Alesa Arconidea a Tusa che fa parte del parco archeologico di Tindari dove c’è un progetto in corso con Parigi”. Valorizzare l’esistente e puntare ad ampliare l’offerta al fine di far conoscere l’itero patrimonio culturale, anche quello meno noto. “L’obiettivo – ha aggiunto Samonà – è quello di far conoscere la nostra ricchezza soprattutto ai giovani portandoli a conoscere i luoghi della Sicilia. Questo aspetto per noi è prioritario”.

Per Tindari l’assessore Samonà ha progetti importanti. “Posso anticipare – ha detto – che stiamo lavorando per dare al teatro antico di Tindari una illuminazione artistica importante che diventa sperimentale per illuminare artisticamente vari luoghi memorabili della Sicilia”.

L’area archeologica di Tindari attende anche la conclusione dell’iter per la realizzazione degli interventi di riqualificazione e valorizzazione del sito e per la realizzazione del nuovo antiquarium. “L’iter procede – ha assicurato Samonà – e ritengo che entro la fine dell’anno si potranno avere buone notizie. Stiamo anche lavorando per l’ampliamento dei posti al teatro. E’ tra le priorità che ci siamo prefissati e lavoriamo per giungere ad un esito positivo entro breve tempo”.

Ma l’azione dell’assessore Samonà non si limita ai soli parchi archeologici. “E’ fondamentale – ha detto – dedicare il nostro tempo e la nostra azione di valorizzazione a ricordare i grandi della nostra terra che rischiano di essere dimenticati. Nel 2022 celebreremo il centenario di Bartolo Cattafi, che fu un grande poeta di Barcellona Pozzo di Gotto che conoscono molto spesso i critici nazionali, ma che spesso molti siciliani purtroppo hanno dimenticato. Far riscoprire i grandi sommersi della nostra arte è importante. Tra questi c’è anche Stefano d’Arrigo che raccontò in maniera mirabile lo Stretto di Messina. Riscopriamo queste sensibilità del novecento che la Sicilia ha partorito, che altri studiano e che noi abbiamo il dovere di raccontare e ricordare”.

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