Patti (Me): Un Natale a luci spente

Si dice che al peggio non c’è mai fine. E, per quanto riguarda il Natale a Patti, questo detto è più che veritiero se si considera che le festività di fine anno riservano sempre meno. E, nell’edizione 2018 si è toccato il fondo e lo si sta, pure, raschiando. Completamente assente il comune di Patti nell’organizzare manifestazioni che sono lasciate alla sola iniziativa dei privati. Quasi del tutto assenti anche le luminarie che, in un periodo in cui la crisi imperversa e la gente stenta ad arrivare alla fine del mese, almeno avrebbero potuto rallegrare gli animi in un periodo di festa.

Invece il Natale a Patti sarà triste, anzi tristissimo, dal punto di vista esteriore grazie al Comune che, privo di bilancio, non può organizzare nulla e ad un assessore al turismo, Ignazio Lipari, che non si ben comprende quale input abbia dato, sino ad oggi, ad uno dei settori più importanti per lo sviluppo della città.

Nei giorni scorsi l’opposizione consiliare aveva attaccato direttamente l’esponente dell’esecutivo pattese. “Una città come la nostra – avevano scritto – non può rimanere a nostro avviso senza una attenta programmazione sulle manifestazioni Natalizie, a pagarne le spese: negozi, attività turistiche, alberghi, bar e ristoranti. Di certo uno degli aspetti che il turista valuta prima di decidere dove soggiornare durante le festività come quelle Natalizie – avevano scritto – sono i programmi messi a disposizione dai comuni: mercatini, serate danzanti, attività teatrali, concerti e perché no, ingressi gratuiti nei musei cittadini”.

Pronta era stata la risposta dell’assessore Lipari che, più che concentrarsi sui fatti, si era appigliato a parole anche poco natalizie cercando di arrampicarsi sugli specchi per sviare la problematica senza ammettere che il disastro è ormai inevitabile e che le festività di fine anno, per quanto riguarda il Comune, sono un vero fallimento.

Per fortuna a salvare il Natale pattese interviene la neo associazione commercianti che, dopo aver dato prova delle proprie capacità la scorsa estate, con sacrifici di privati, ha allestito dei piccoli eventi per far si che, anche a Patti, si possa respirare l’aria del Natale. La città deve dire grazie agli operatori commerciali se, anche nel centro nebroideo, il clima delle feste di fine anno, potrà essere vissuto.

In tutto questo contesto è triste che debbano essere i cittadini a sostituirsi alle istituzioni per rallegrare l’atmosfera e far si che la città non appaia ancora del tutto morta. Viene da domandarsi, a questo punto, quale sia ancora la funzione di un assessore al turismo inesistente e di un’amministrazione che, senza bilancio, boccheggia per tirare avanti la baracca.

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