Elezione del Presidente della Repubblica, oggi prima votazione per il Quirinale

Prima giornata di voto oggi per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica Italiana.

Le urne apriranno alle 15. L’elezione è indiretta, il che significa che non sono i cittadini a partecipare ma i loro rappresentanti, ovvero i cosiddetti “grandi elettori”. A decidere il successore di Sergio Mattarella al Colle saranno quindi tutti i parlamentari più 58 delegati regionali scelti dai consigli di tutte le Regioni, tre per ciascuna più uno per la Valle d’Aosta. In totale i grandi elettori sono 1.009, chiamati a votare in una seduta comune del Parlamento. Per via della pandemia i grandi elettori voteranno divisi per fasce orarie e in ordine alfabetico, in gruppi di non più di cinquanta persone.

I grandi elettori possono eleggere qualsiasi cittadino con più di cinquant’anni. Nei primi tre scrutini è necessario avere la maggioranza qualificata, ossia i due terzi pari a 673 voti. Dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta, cioè il cinquanta per cento più uno, ovvero 505 voti. Il calendario prevede una votazione al giorno, anche per il rallentamento dei tempi causato dalle misure anti-Covid. La previsione è che l’elezione possa avvenire dal quarto giorno in poi, quando sarà sufficiente la maggioranza assoluta. Solo in due occasioni, nel 1985 con Francesco Cossiga e nel 1999 con Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente venne eletto alla prima seduta.

Si sono già tenute 13 elezioni per il capo dello Stato nella storia della Repubblica italiana. Ma abbiamo avuto 12 presidenti, perché Giorgio Napolitano è stato eletto per due volte. Questi tutti i presidenti della Repubblica: De Nicola (1948), Einaudi (1948-1955), Gronchi (1955-1962), Segni (1962-1964), Saragat (1964-1971), Leone (1971-1978), Pertini (1978-1985), Cossiga (1985-1992), Scalfaro (1992-1999), Ciampi (1999-2006), Napolitano (2006-2015), Mattarella (2015-2022).

Caos e ore di trattative febbrili tra i partiti per scegliere il nuovo Presidente. Saltata la candidatura di Silvio Berlusconi rimangono in piedi quella del Presidente del Consiglio in carica Mario Draghi e la possibilità di un Mattarella bis. Tra gli altri possibili nuovi inquilini del Colle ci sono Pierferdinando Casini, Giuliano Amato, Marta Cartabia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Andrea Riccardi ed Elisabetta Belloni.

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