Patti – Sarà digitalizzato il libro rosso

Sarà digitalizzato il libro rosso della città di Patti. Ad effettuarlo sarà l’Università degli studi di Messina su richiesta del Comune di Patti. Ad eseguire materialmente l’intervento sarà il personale del sistema bibliotecario dell’Ateneo.

Il volume, così chiamato per il colore della fodera in carta pergamena, fa parte dell’archivio storico comunale e rappresenta una preziosa testimonianza della vita giuridica, sociale ed economica della città. Redatto nella seconda metà del XVI secolo è composto da 233 pagine e rappresenta una delle principali fonti per lo studio della storia di Patti conservando documenti e carteggi a far data dall’anno 1561.

Il testo contiene documenti, sia in originale che in copia, inerenti privilegi, concessioni, capitoli, consuetudini, giuramenti dei vescovi, sentenze, titoli e statuti che interessavano la città. Sono stati scritti in parte in latino e parte in volgare dei tempi ed anche in spagnolo. Pur essendo iniziato ad essere compilato nel 1581 all’interno sono presenti trascrizioni di atti anche di periodi precedenti. Il più antico testo trascritto è un privilegio del re Ruggero alla città di Messina, datato 5 maggio 1129.

All’interno sono presenti anche testimonianze degli avvenimenti che portano all’occupazione e distruzione di Patti, nel 1544, da parte del pirata Dragut, luogotenente di Ariademo Barbarossa.

Nella libreria comunale è anche conservata una copia tradotta del libro rosso che può essere liberamente consultata. Ma con la digitalizzazione dell’opera sarà più semplice l’accesso al testo preservando così l’originale.

La collaborazione tra l’Università di Messina ed il Comune di Patti che ha portato all’avvio dell’iter per la digitalizzazione del libro rosso nasce grazie alla disponibilità e l’attenzione del Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea. “La digitalizzazione del libro rosso – ha spiegato l’assessore Sidoti – ci consente di preservare il testo e renderlo più accessibile anche perchè la versione digitale sarà pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente e visionabile da tutti. Questo consente di far conoscere la storia della città di Patti, tramandare gli usi e i costumi e rendere accessibile agli studiosi un testo di grande importanza storica”.

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