Patti – Diffida del commissario ad esitare il dissesto entro 30 giorni

Tanto tuonò che piovve. E alla fine è arrivata la paventata diffida del commissario ad acta, dott. Giuseppe Petralia, nominato dalla Regione Siciliana per l’approvazione del bilancio di previsione 2020 – 2021.

L’invito ad adempiere nei confronti del consiglio comunale arriva dopo la convocazione dell’assemblea cittadina che oggi pomerggio, alle ore 15,30, affronterà proprio la dichiarazione di dissesto finanziario su proposta del sindaco Mauro Aquino.

L’approvazione, da parte del civico consesso, è un adempimento obbligatorio e la mancata esitazione del punto “costituisce – si legge nella lettera del commissario – grave nocumento per la sana gestione amministrativo – contabile dell’Ente”.

Pertanto il funzionario diffida il consiglio comunale ad approvare la dichiarazione di dissesto entro trenta giorni dalla data del 19 febbraio, ovvero dalla convocazione dell’assemblea cittadina.

Decorso infruttuosamente tale termine il commissario procederà, in via sostitutiva, all’approvazione della dichiarazione di dissesto finanziario. Estrema conseguenza sarebbe la sospensione ed il successivo scioglimento del consiglio comunale.

L’aspetto inusuale che si sta registrando al Comune di Patti è la contemporanea presenza all’ordine del giorno del civico consesso, anche se in differenti sedute, della proposta di riequilibrio finanziario pluriennale e del dissesto. Già nel novembre scorso l’assise aveva bocciato una prima proposta dell’amministrazione relativa al riequilibrio poi ripresentata un mese dopo a cui sono seguiti ben tre rinvii da parte dell’assemblea cittadina. Adesso la delibera di riequilibrio giungerà nuovamente in aula il 18 marzo alle ore 15. Nel frattempo gli uffici avevano predisposto la proposta di dissesto che ha già avuto il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti dell’Ente. Pochi giorni fa il presidente del consiglio ha convocato l’assise ponendo in scaletta l’importante argomento. Da qui la successiva diffida del commissario. Adesso l’aspetto politico più importante da comprendere è se l’eventuale voto favorevole del 18 marzo sul riequilibrio potrebbe cancellare l’intimazione del commissario a votare la dichiarazione di dissesto o se, invece, ormai il dato è tratto, e la strada è quindi già segnata.

Oggi pomeriggio si riunisce l’assise cittadina. E’ ipotizzabile che si opterà per il rinvio della dichiarazione di dissesto per giungere il 18 marzo in aula e votare il riequilibrio ponendo così fine alle strategie politiche sin qui adottate.

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