Barcellona – Covid Hospital, procurato alalrme: tutti negativi i tamponi del personale sanitario.

Nessun focolaio al covid hospital di Barcellona. A renderlo noto è l’Asp di Messina. Oggi era circolata la notizia dell’esistenza di sei presunti casi positivi e di tre dubbi presso l’ospedale “Cutroni Zodda”. Notizia che avevamo cercato di verificare senza successo e per questo non pubblicata.

In molti davano per cero l’esistenza dei casi di positività al covid-19 e su whatsapp erano anche iniziati a circolare degli audio che evidenziavano carenze presso il covid hospital.

Alla fine le voci si sono rivelate infondate ed hanno generato la dura presa di posizione del direttore generale dell’Asp di Messina, Paolo La Paglia.

“Ho appena avuto notizia dal Dott. Antonello Calabrò primario del laboratorio di Patologia Clinica dell’Ospedale di Barcellona che al necessario controllo effettuato stamane presso il laboratorio di Biologia molecolare il personale che era risultato dubbio o positivo a Covid-19 si è rivelato negativo al controllo – ha commentato il direttore generale Paolo La Paglia. Sono molto amareggiato per la maniera superficiale e per i “toni scandalistici” utilizzati per divulgare da Barcellona una notizia che doveva essere prima confermata con i necessari controlli di verifica; si è creato apprensione nella popolazione e nei tanti operatori sanitari che quotidianamente fanno il loro dovere. Mi riservo di informare la Magistratura competente per possibili estremi di procurato allarme sociale. Relativamente alla carenza di medici anestesisti presso lo stesso Ospedale dopo avere accertato che su un organico di undici medici ben quattro sono in malattia contemporaneamente, riservandomi le valutazioni conseguenziali, comunico che stiamo utilizzando una graduatoria ancora valida per poterli sostituire immediatamente evitando ogni possibile interruzione di pubblico servizio”.

Gvnews conferma la propria linea nel pubblicare le notizie solo dopo un’attenta verifica e senza la corsa ai like o al sensazionalismo. Nell’era di internet, della velocità nel rendere note le notizie, noi preferiamo continuare a verificare le fonti prima di pubblicare news, specialmente su argomenti delicati come quelli legati all’emergenza coronavirus.

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