Patti – Post Covid: si lavora all’aumento della Tari?

L’amministrazione comunale pattese sarebbe pronta a riproporre l’aumento della Tari.

Già durante la pandemia l’idea di un incremento della tassa sui rifiuti era emersa, ma il primo cittadino era stato pronto a smentire una tale ipotesi. Erano stati i consiglieri comunali Placido Salvo e Luca Musmeci a segnalare la possibile volontà dell’amministrazione di aumentare la tassa dopo alcune dichiarazioni fatte dal primo cittadino sui social. Era il 19 aprile 2020 ed il sindaco Aquino, in un video su facebook, dichiarava che “Nessuno ha la volontà di aumentare l’imposizione tributaria, specialmente in un momento così difficile. La riduzione della percentuale della raccolta differenziata non sarà mai un alibi per aumentare le tasse. Si vuole solo invitare i cittadini a garantire quei comportamenti virtuosi che ci hanno consentito lo scorso anno di raggiungere percentuali importanti di raccolta differenziata”.

Adesso l’amministrazione comunale ci riprova cercando una nuova giustificazione per proporre l’aumento della Tari. In questa occasione l’abbandono dei rifiuti sarebbe il motivo dell’aumento dei costi dello smaltimento della spazzatura. E quindi, la strada da seguire sembra essere quella dell’inevitabile aumento dell’imposta.

Già lo scorso anno era giunta in consiglio la proposta di aumento della Tari, poi bocciata dal consiglio comunale. Anche in questa occasione l’amministrazione rischia la bocciatura non avendo i numeri. Aquino ha in appoggio 8 consiglieri compresa Melina Virzì che, pur avendo dichiarato di appoggiare il candidato sindaco Anna Sidoti in alternativa all’attuale corso amministrativo, continua a garantire il suo sostegno al Governo Aquino. Solo qualche defezione dell’opposizione potrebbe portare all’approvazione dell’aumento della Tari.

La proposta di delibera dovrebbe giungere in consiglio entro la fine del mese per essere sottoposta al voto del civico consesso. A meno che, non avendo i numeri, l’esecutivo decida di desistere.

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