Patti (Me) – La crisi colpisce anche i matrimoni, prime comunioni sospese e intrattenimento al collasso

L’era del coronavirus rappresenta momenti difficili per le coppie chiamate a sacrificare il giorno più bello della loro vita e per i bambini che dovranno aspettare per la prima comunione.
Maggio è il mese dedicato all’atteso appuntamento dei piccoli che si avvicinano al Sacramento della confermazione ed inizia anche la stagione dei matrimoni che sono numerosi sino a settembre. Ma le celebrazioni sono tutte rinviate al 2021.
“E’ tutto rinviato – ha detto Padre Enzo Smriglio, parroco della Cattedrale San Bartolomeo di Patti. Al momento è tutto sospeso ed aspettiamo di capire come evolverà l’emergenza sanitaria per decidere a quando e come poterle fare”.
E, oltre le prime comunioni, a cui si aggiungono cresime e battesimi, insieme ai matrimoni rappresentano un indotto non indifferente che rischia di danneggiare diverse attività collegate alle varie cerimonie che toccano fiorai, negozi di bomboniere, abbigliamento, fotografi, intrattenimento, tipografie e attività legate anche agli addobbi e agli allestimenti. Un danno economico che potrebbe mettere in ginocchio diverse attività e che potrebbe ripartire molto lentamente.
A Patti una delle principali location dedicate alle cerimonie è il “Tempio di Giove”. “Sono molte le coppie – ha detto il titolare Arturo Sangricoli – che hanno già rinviato allo scorso anno la data del matrimonio e molte altre lo stanno facendo in questo periodo. Purtroppo il nostro settore è messo a dura prova perché non sappiamo, in questo momento, quando e a quali condizioni si potrà ripartire. Al momento sono state fatte solo ipotesi senza nulla di concreto”.
Un danno importante dal punto di vista economico per molte attività che si troveranno in difficoltà nel ripartire. “Le difficoltà sono tante – ha aggiunto – perché siamo rimasti indietro con molti pagamenti e impegni con le banche. Ma tutto questo si accumulerà e alla riapertura ci si ritroverà a dover pagare tutto quello che oggi si è rimandato. La ripresa sarà lunga, lenta e dovremo vedere se ci sarà. Perché quando si ripartirà si lavorerà per pagare gli impegni arretrati e bisognerà comprendere a quali condizioni perché la riduzione dei posti, inevitabile per mantenere le distanze, porterà a minori incassi e anche alla perdita di posti di lavoro. L’augurio è che molto presto saranno date le direttive per potersi organizzare e ripartire con l’attività. E la speranza è che ci dovrà decidere lo faccia in maniera chiara e definitiva perché dovranno essere fatti investimenti per la sicurezza dei clienti che non possono essere temporanei, ma dovranno essere definitivi”.
La cancellazione delle cerimonie e degli eventi oltre che per nella ristorazione ha pesanti ripercussioni anche nel campo degli intrattenimenti. “Guardiamo con molta preoccupazione al futuro – ha raccontato Salvo Silvio dei Trichorus by Kilimangiaro Band. Al momento non ci sono certezze per la nostra attività. Già dal mese di marzo abbiamo avuto tutti gli eventi cancellati e così è già fino a luglio. E per i mesi successivi non sappiamo cosa accadrà. Chi vive di questo fa fatica ad andare avanti considerando che l’80% del lavoro si svolge proprio in questi mesi. Spesso non si comprende che c’è gente che vive di intrattenimenti e che se questi sono sospesi non hanno nessuna possibilità di sostenersi”.

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