Patti – L’equipe di cardiologia del “Barone Romeo” salva la vita ad un 74enne

L’equipe medica dell’unità operativa di cardiologia del “Barone Romeo” di Patti ha salvato la vita ad un uomo di 74 anni, già sottoposto a trapianto di cuore.

Il paziente nel 2008 a Bergamo aveva subito fa l’impianto di un nuovo cuore a seguito di un grave scompenso cardiaco. Nell’ultimo periodo l’organo aveva iniziato a perdere parte della sua elettricità e della sua funzionalità non potendo più garantire la sopravvivenza dell’uomo che presentava spossatezza ed aveva ricorrenti ed inspiegabili crisi di svenimento con perdita di coscienza.

Giunto presso l’ospedale di Patti in gravi condizioni, l’equipe medica della divisione di cardiologia, guidata dal primario Andrea Consolo, nell’ambito del servizio di elettrostimolazione diretto dal dott. Antonino Lo Cascio, ha eseguito un intervento d’urgenza impiantando un pacemaker defibrillatore che ha ripristinato la corretta funzionalità elettrica della pompa cardiaca, eliminando le problematiche che si erano registrate.

“Si tratta – hanno spiegato il dott. Consolo ed il dott. Lo Cascio – di un intervento raro nell’ambito di trapiantati di cuore che hanno una casistica pari al 10% e solitamente vengono eseguiti direttamente dai centri trapianto. L’intervento eseguito ha visto l’impianto di pacemaker defibrillatore che, oltre a ripristinare l’attività elettrica del cuore può controllare e correggere le aritmie maligne intervenendo ed impedendo l’arresto. L’uomo è già stato dimesso, sta bene ed ha ripreso la sua normale attività”.

Nel centro di cardiologia dell’ospedale di Patti vengono eseguiti, annualmente, circa 100 interventi di impianto di pacemaker e vengono seguiti circa 1000 pazienti che hanno subito l’impianto in questi anni con controlli periodici per verificarne la funzionalità. L’unità operativa segue una vasta utenza di oltre 200mila persone che va da Barcellona a Mistretta. L’intervento su un trapiantato è il primo ad essere eseguito a Patti. “Nei normali centri cardiologici – ha spiegato il primario – non si eseguono interventi su trapiantati perchè solitamente vengono seguiti direttamente dai centri dove hanno eseguito il trapianto. In questo caso siamo dovuti intervenire d’urgenza perchè le sue condizioni erano molto gravi. Siamo riusciti ad intervenire tempestivamente ed al limite in quanto il cuore aveva smesso di avere impulsi elettrici”.

L’intervento eseguito dall’equipe medica della divisione di cardiologia evidenzia ancora una volta l’alta professionalità del personale del “Barone Romeo” e la centralità della struttura sanitaria per il territorio nebroideo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *