Volley B2F – Roberta Ferraro torna ad indossare la maglia della Saracena

La Saracena Volley, a pochi giorni dall’esordio nel campionato nazionale di Serie B2 di pallavolo femminile, ufficializza il ritorno della schiacciatrice Roberta Ferraro. La giocatrice calabrese, classe 87, dopo due anni di stop coronati con la nascita del piccolo Francesco, torna a vestire la maglia del team nebroideo.

In questo periodo di sosta è comunque rimasta legata alla Saracena Volley dove ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo.

Inizia a giocare a pallavolo a Lamezia Terme per poi disputare diverse stagioni tra serie B1 e B2, a Lamezia Terme, Isernia, Santo Stefano Camastra e Reggio Calabria. Nel suo curriculum anche l’esperienza a Soverato in serie A2 nella stagione 2013/2014, poi ancora B a Palermo e Lamezia e quindi due stagioni a Sant’Agata di Militello ed una a Capo d’Orlando in Serie C per poi approdare alla Saracena Volley.

“Sono felicissima di poter tornare a dare il mio contributo in campo – ha dichiarato Roberta Ferraro. Non vedo l’ora di poter esprimere la mia voglia di giocare e divertirmi nel rettangolo di gioco insieme alle mie compagne di squadra, ma soprattutto con le mie nipoti Marika e Sasha. Per la prima volta ci troveremo a giocare insieme nella stessa squadra. Mi sento legata a questa società e sono certa che riusciremo ad assumere un carattere vincente. Quando sono arrivata alla Saracena tre anni fa mi aveva stimolato il progetto che la società stava portando avanti e che oggi continua e si consolida sempre più. Sono certa che ci prenderemo belle soddisfazioni, per noi e per la dirigenza”.

“Siamo felici per il ritorno di Roberta in campo – ha commentato la dirigenza. Per noi è un tassello importante sia in campo che fuori. In questi anni lontana dal rettangolo di gioco ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo dimostrando di essere legata alla nostra società. La sua disponibilità, il suo affetto, il suo mettere davanti i bisogni della squadra a quelli personali, rappresenta per noi un valore aggiunto perchè sul lato professionale prevale quello umano. Riteniamo che sia fondamentale per gli equilibri del gruppo e potrà rappresentare quel mix ideale di maturità e tecnica che ci potranno consentire di crescere”.

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