Truffe dei codici su WhatsApp: i consigli della Polizia Postale

«Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?».  È l’ultima truffa escogitata dai cybercriminali per impadronirsi dei nostri account WhatsApp. Il trucco, stavolta, sta nel far apparire questa semplice richiesta come se venisse da un utente presente nella nostra rubrica e al quale, quindi, siamo disposti a rispondere.

Rispondendo al messaggio, però, i cybercriminali useranno il nostro account WhatsApp per compiere delle frodi utilizzando il numero di telefono della vittima della truffa. Potendo accedere, inoltre, ai nostri  contatti salvati nella rubrica, il meccanismo potrà essere replicato ai danni dei nostri conoscenti.

Per questo, la Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha riscontrato questo tipo di truffa in tutta Italia fornisce alcuni semplici e chiari consigli.

È importante, quindi, che i codici che arrivano per sms non siano mai condivisi, anche se richiesti da un nostro contatto o da amici e/o familiari; inoltre, non bisogna mai cliccare su eventuali link presenti negli SMS. È consigliabile, poi,  attivare la “verifica in due passaggi” disponibile nell’area “impostazioni-account dell’App” che ci permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema ci richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che andremo a effettuare sul nostro profilo. Infine, se siamo caduti nella frode, è necessario avvisare subito i nostri contatti di quanto ci è capitato in modo che non diventino potenziali vittime della catena.
 
Inoltre, per recuperare l’account: Accedere a WhatsApp con il proprio numero di telefono e verificare il numero inserendo il codice a 6 cifre che si riceve tramite SMS;
Una volta inserito il codice SMS a 6 cifre, chiunque stia usando l’account verrà automaticamente disconnesso. Potrebbe anche essere richiesto di fornire il codice della verifica in due passaggi. Se non si conosce il codice, la persona che sta usando l’account potrebbe aver attivato la verifica in due passaggi.

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