Reggio Calabria – Il sindaco Falcomatà: “Reggio non è un lazzaretto”

“Quello che sta succedendo a Villa San Giovanni mette a rischio la salute di tutti noi”. Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria intervenendo sulla situazione delle persone giunte in Calabria per raggiungere la Sicilia in violazione del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Ieri sera circa 150 persone hanno già attraversato lo Stretto di Messina. A Villa San Giovanni resterebbero ancora 80 persone.

“Le persone che si trovano ancora al piazzale di Villa San Giovanni devono necessariamente rientrare in Sicilia oggi – ha detto Falcomatà. Sono persone che hanno violato le normative disposte dal Governo. E’ giusto che vengano applicate le sanzioni, ma è giusto che raggiungono la loro destinazione finale”.

Falcomatà non accetta deroghe. “Sappiamo sono diretti – ha detto. E’ importante che raggiungano le loro destinazioni per fare la quarantena”.

Ancora il sindaco di Reggio Calabria ha ribadito che non intende ospitare le persone rimaste a Villa San Giovanni. “Ci opporremo con fermezza a questa ipotesi, anche fisicamente se necessario. Sarebbe una soluzione assurda, che crea potenziali assembramenti e molteplici occasioni di contagio, mettendo a rischio la salute di migliaia di reggini che da quasi un mese, con enormi sforzi e sacrifici, stanno riuscendo a limitare la diffusione del virus, con comportamenti responsabili e rispettosi delle regole. Dobbiamo evitare questa ipotesi, mi appello al Presidente Sergio Mattarella al quale ho scritto ufficialmente. Quelle persone, tutte di origine siciliana, non dovevano partire, dovevano essere controllate prima. Chi non lo ha fatto se ne assuma le responsabilità perchè a pagare il prezzo non saranno i reggini. Ora vanno scortate a casa loro, in Sicilia, perchè è lì che vogliono andare e poste in quarantena vigilata. È l’unica soluzione corretta, rispettosa delle leggi e della dignità umana, di buon senso e in grado di tutelare la salute di tutti”.

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