Patti – Rinviato al pomeriggio il consiglio sul riequilibrio finanziario. Torre: “Mancano i soldi anche per le bollette elettriche”.

E’ stata una seduta accesa, quella del consiglio comunale di Patti iniziata questa mattina, con all’ordine l’approvazione dell’avvio dell’iter del riequilibrio finanziario pluriennale. Poi, per consentire la pausa pranzo, l’assise è stata rinviata alle ore 15:15.

La procedura di riequilibrio è stata richiesta dall’amministrazione a seguito delle difficoltà avute dal ragioniere dell’Ente, Carmelo Torre, a redigere il bilancio di previsione 2020 ed evitare il dissesto finanziario. L’adozione dell’avvio della procedura di riequilibrio si renderebbe necessaria per poter procedere all’adozione dello strumento finanziario per l’anno in corso, senza la quale, ha reso noto il dott. Torre, non sarebbe altrimenti possibile.

Nel corso dei lavori di questa mattina il consigliere Natalia Cimino ha affermato che “il riequilibrio sarebbe stata un’opportunità se fatto 5 anni fa” chiedendo chiarimenti sui motivi che hanno portato a far emergere i nuovi debiti solamente adesso. L’esponente della minoranza ha anche chiesto di sapere se ci sono responsabilità.

“Oggi si scrive una pagina triste per questa città e tutti dobbiamo assumerci le proprie responsabilità -ha detto Giacomo Prinzi. Viviamo una emergenza finanziaria dovuta alla cattiva gestione dell’amministrazione Aquino. Solo poche settimane fa abbiamo votato la rateizzazione per la restituzione di un finanziamento revocato, adesso ci siamo ritrovati a votare un piano per evitare il dissesto. Ritengo che questo passaggio sia inutile di fronte ad una gestione fallimentare da parte di questa amministrazione. Ad agosto, quando è stata evidenziato lo stato deficitario del bilancio, era stato evidenziato che tutto era nella normalità. Come è possibile che la massa debitoria dell’Ente sia emersa solo nell’ultimo periodo e non allora?”.

Ottimista il sindaco sul futuro della città. “Il riequilibrio non è frutto di una cattiva gestione – ha detto il sindaco Mauro Aquino. La causa dello squilibrio è dovuto a diversi fattori. Per primo la massa debitoria che dovrà passare al vaglio degli uffici e di cui è stata fatta una ricognizione. A questo si aggiunge lo squilibrio di parte corrente perchè le uscite sono maggiori alle entrate anche perchè l’emergenza covid ha bloccato gli accertamenti sui tributi non pagati. L’avvio della procedura di riequilibrio non comporta nulla a carico dei cittadini. Il rischio, al contrario, arriverebbe dalla mancata approvazione”. Ancora il sindaco ha evidenziato che solo adesso si sono registrate le condizioni per il riequilibrio. “L’avvio della procedura di riequilibrio – ha detto – è una opportunità che consentirà le future amministrazioni di poter amministrare al meglio con un bilancio riequilibrato mettendo i soggetti che devono percepire delle somme di ottenere quanto loro spettante anche attraverso il ricorso al fondo di rotazione senza costi aggiuntivi per l’Ente spalmando le somme da restituire in dieci anni”.

“Il bilancio del Comune di Patti ha uno squilibrio strutturale – ha spiegato il ragioniere Carmelo Torre – perchè le entrate non coprono le uscite. Ho predisposto una bozza di bilancio, ma non riesco a far quadrare i conti”. Uno dei problemi principali riguarda le spese di energia elettrica. “Quando mi sono insediato – ha detto – ho trovato fatture del 2019 che non erano state pagate. Abbiamo provveduto a saldarle, ma adesso non abbiamo più fondi e se non si approva lo strumento di programmazione non saremo più in grado di pagare le forniture di energia elettrica. Lo squilibrio strutturale è di circa un milione di euro a cui si aggiungono quasi 3 milioni e mezzo di euro di debiti relativi alla massa passiva tra cui due milioni di debiti fuori bilancio. Ma non è solo qui il problema, perchè anche senza la massa passiva non si riuscirebbe a chiudere il bilancio. Proprio per questo ho scritto che è necessario il riequilibrio per evitare di arrivare al dissesto finanziario”.

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