Patti (Me) – Tassa di soggiorno, sospensione solo a metà? Oggi il voto

Sarà discussa questo pomeriggio dal consiglio comunale di Patti la proposta di sospensione dell’imposta di soggiorno fino al 31 ottobre 2020. A presentarla, su impulso di diversi consiglieri, tra cui Placido Salvo, Luca Musmeci e Filippo Tripoli, è stata l’amministrazione guidata dal sindaco Mauro Aquino. L’iniziativa rientra nell’ambito delle misure previste per dare impulso al turismo nell’era post coronavirus.
Già dallo scorso mese di marzo i consiglieri Musmeci e Salvo avevano invitato l’esecutivo pattese a prevedere la sospensione della tassa non solo per l’anno in corso, ma anche per il 2021 proprio per dare un primo segnale importante per il rilancio turistico pattese. A tal proposito i due indipendenti hanno presentato degli emendamenti per prevedere, da un lato la sospensione dell’imposta di soggiorno per il 2020 ed il 2021 e, dall’altro, l’esenzione totale per operatori della sanità e delle forze dell’ordine.
L’assise cittadina sarà quindi chiamata ad esprimersi sulla sospensione dell’imposta al fine di incentivare i soggiorni sul territorio comunale e dare un maggiore impulso al turismo nell’era post covid-19.
Con molta probabilità sarà acceso il dibattito in aula dove la maggioranza sarebbe orientata a prevedere la sospensione esclusivamente sino al 31 ottobre 2020, l’opposizione fino al 31 dicembre 2020 e i consiglieri Musmeci e Salvo anche per tutto il 2021.
Sulla questione l’amministrazione comunale ha anche interpellato l’associazione albergatori pattesi chiedendo il parere sulla sospensione fino al 31 ottobre 2020. “L’amministrazione – ha spiegato il presidente Enza Mondello – ha chiesto il nostro parere in merito alla sospensione fino al 31 ottobre 2020. In merito a questa richiesta abbiamo espresso parere favorevole. Non ci è stato comunicato di una eventuale proposta di sospensione fino al 2021. Su questo aspetto, di cui poi abbiamo saputo successivamente essere presente una proposta di due consiglieri comunali non ci siamo espressi perché non ci è stato chiesto di farlo”.
Nel corso dell’assise potrebbe anche essere affrontato il tema della mancato ottenimento della bandiera blu e delle somme stanziate dall’amministrazione, circa 58mila euro, e non spese. L’esecutivo pattese, quando presento la richiesta su input dell’assessore Cesare Messina, per l’ottenimento del prestigioso vessillo, aveva previsto l’impiego di somme provenienti dall’imposta di soggiorno per l’adeguamento dei servizi a quanto previsto dal disciplinare per l’ottenimento della bandiera blu. Somme che però l’amministrazione non ha mai impiegato ottenendo di fatto una bocciatura in fase di esame dell’istanza per la concessione del vessillo.

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