Patti (Me) – Tassa di soggiorno, se ne parlerà in consiglio

Come sono stati spesi le somme incassate dall’imposta di soggiorno per gli anni 2018 e 2019? Se ne discuterà in consiglio comunale. Infatti dopo la lettere dell’associazione albergatori pattesi inviata al sindaco della città di Patti, Mauro Aquino, e all’assessore al turismo Cesare Messina l’opposizione consiliare chiederà l’inserimento di un apposito punto all’ordine del giorno per avere delucidazioni dall’amministrazione comunale.

La tassa sulle presenze turistiche in città è stata introdotta nel 2018 ed ha trovato il parere favorevole di quasi tutti gli operatori del settore ricettivo della città che, però, avevano espressamente richiesto di essere coinvolti nella scelta dell’utilizzo degli introiti. E, proprio a tal fine, era stato anche costituito un osservatorio con la partecipazione di alcuni rappresentanti degli operatori del settore ricettivo.

Prima del prossimo consiglio comunale, previsto dopo il 10 febbraio, dovrebbe svolgersi un incontro tra l’amministrazione comunale ed i rappresentanti dell’associazione albergatori per approfondire la questione anche sulla base della lettera inviata nelle scorse settimane. In quella occasione saranno esposti i dubbi che gli operatori hanno in merito all’utilizzo delle somme dell’imposta di soggiorno.

In particolare l’associazione albergatori intende evidenziare al primo cittadino ed all’assessore Messina i mancati investimenti per l’estate 2019 a fronte degli incassi già ottenuti nel corso del 2018 con l’imposta di soggiorno. E già nella lettera contestata dall’amministrazione veniva evidenziato che nella scorsa stagione estiva – hanno scritto – si sono verificati numerosi disservizi riconducibili alla stessa gestione dell’ordinario riferibile al settore turistico, tra i quali la mancata presentazione tempestiva di un programma estivo da inserire nell’offerta turistica, i disservizi determinatisi nell’ambito dei collegamenti con il Tindari sia con riferimento a quelli giornalieri come pure la gestione dei trasporti nel periodo della festa della Madonna del Tindari, la precaria pulizia del sito archeologico di Tindari, la mancanza di una segnaletica turistica idonea a far comprendere al turista avventore quantomeno la cognizione dei luoghi in cui si trova, a partire dalla Stazione Ferroviaria, che purtroppo rappresenta uno dei pochi mezzi di collegamento con il paese”.

Gli albergatori, nella loro missiva, esprimevano il dispiacere per il ritardo con cui l’amministrazione sta provvedendo a fare investimenti sul settore turistico a fronte di un incasso, nel 2018, di circa 70mila euro e nel 2019 di circa 110 mila euro. “Si esprime grande rammarico – hanno scritto nella loro lettera – in quanto nonostante le numerose riunioni ufficiali e non ufficiali finalizzate alla individuazione in concerto di opere e servizi da realizzarsi con i predetti proventi, tenutesi tra il direttivo di questa associazione e gli esponenti della amministrazione comunale e del consiglio comunale, quasi nulla di quanto concordato è stato effettivamente realizzato”.

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