Patti (Me) – Salvo e Musmeci per la tutela del “Barone Romeo”
Non bisogna abbassare la guardia per la tutela dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti. E’ questo il messaggio lanciato dai consiglieri comunali Placido Salvo e Luca Musmeci, che in una nota stampa hanno voluto, ancora una volta, sollecitare l’attenzione sulle vicende legate al nosocomio pattese.
“In questi giorni – si legge nel documento – i vertici dell’ASP di Messina stanno lavorando alla definizione del nuovo atto aziendale, il quale certamente ha importanti ricadute sul presidio ospedaliero della nostra comunità. Ribadiamo che la classificazione di ospedale di base confermata nella nuova rete ospedaliera non può certo soddisfare, ma oggi si deve lavorare affinchè con l’atto aziendale si possano creare le condizioni per il riconoscimento nel prossimo futuro della qualifica di ospedale di primo livello stante l’incontestabile centralità del Barone Romeo nella geografia sanitaria della costa tirrenica siciliana”.
I due esponenti del civico consesso pattese elogiano il nuovo direttore generale, ma allo stesso tempo lo invitano ad attenzionare alcune criticità. “In questi mesi trascorsi dal suo insediamento, il nuovo direttore generale ha avuto il merito di concludere il lunghissimo iter per l’assunzione del primario di chirurgia, in servizio dall’inizio di settembre, nonché di estendere l’operatività dell’emodinamica ad h24. Restano tante problematiche, che in parte forse potranno trovare risposte nel redigendo atto aziendale”.
Salvo e Musmeci evidenziano la situazione del reparto di ortopedia, previsto nella rete ospedaliere quale unità complessa. “La divisione – hanno scritto – è carente da anni del primario, nonché dei necessari dirigenti medici che ne possano garantire la funzionalità. Inoltre dal maggio 2018 è chiuso ai ricoveri. Proprio le carenze del reparto di ortopedia rendono necessario un altissimo numero di trasferimento dal Barone Romeo ad altri presidi ospedalieri”.
Altra questione su cui i due consiglieri puntano i riflettori è quella relativa alla carenza del numero di anestesisti. “In questo momento – si legge nella nota – sono in servizio 12 anestesisti, a fronte dei 22 necessari e previsti in pianta organica. Questo, unito alla contestuale carenza dei dirigenti medici di chirurgia generale tende a dimezzare le potenzialità della struttura a discapito delle esigenze dei pazienti”.
Ancora Salvo e Musmeci sottolinenano la carenza di tre medici nel reparto di cardiologia e di uno nella divisione di chirurgia vascolare. Inoltre evidenziano la mancanza di circa 20 20 unità di personale infermieristico.
“Con l’atto aziendale – hanno scritto – si potrebbe anche riconoscere la giusta dignità di unità dipartimentali ai servizi di nefrologia, emodialisi ed otorino da sempre organicamente presenti nel presidio ospedaliero pattese ed oggi molto ridimensionati, nonché anche in forza degli incontestabili ed importanti numeri riconoscere la classificazione di unità operativa semplice dipartimentale ad oculistica. Dal punto di vista strutturale e logistico si rileva che all’interno della struttura ospedaliera è presente una cucina per preparare i pasti per i degenti utilizzata sino al dicembre 2018, oggi chiusa, la cui riapertura può garantire uno standard qualitativo potenzialmente maggiore rispetto ai pasti trasportati da altri luoghi nonché una più pronta risposta alle esigenze dei reparti”.
“Pur consapevoli delle difficoltà esistenti – hanno affermato Musmeci e Salvo – è urgente l’assunzione dei dirigenti medici anestesisti per poter garantire la corretta funzionalità delle sale operatori. Pertanto invitiamo i sindaci del nostro distretto a vigilare ed a intervenire a tutela del futuro del “Barone Romeo”. A tal proposito i due consiglieri hanno inviato la lettera a tutti i primi cittadini del Distretto D30 per chiedere uno loro interessamento per la tutela del “Barone Romeo”.