Patti (Me) – Cartelle Creset: Prinzi e Di Santo puntano il dito

Da alcuni mesi il servizio di riscossione dei tributi per il Comune di Patti è gestito dalla Creset spa di Milano che si è aggiudicata la gara europea per l’affidamento in concessione del servizio indetta nel marzo 2016 per un importo di 1.395.629,00 euro con un ribasso del 36% da applicare sugli effettivi incassi per tributi, entrate patrimoniali ed assimilate previste, compreso sanzioni, interessi, addizionali e accessori di specifica pertinenza del Comune, quali risultanti dai servizi svolti dell’affidatario sulla base del capitolato d’oneri e del progetto tecnico presentato in sede di gara.

La durata del contratto è di cinque anni, eventualmente prorogabili per un ulteriore anno, decorrenti dall’effettivo avvio del servizio.

Da diverse settimane ai contribuenti pattesi stanno iniziando ad arrivare cartelle di pagamento per acqua relativa al 2008, altri tributi, e molti commercianti si sono visti recapitare quella per la pubblicità.

L’operato della ditta affidataria del servizio è ora attenzionato dai consiglieri di opposizione Giacomo Prinzi e Giovanni Di Santo che chiedono al sindaco di relazionare in merito e, con molta probabilità, la questione sarà anche discussa nel prossimo consiglio comunale convocato per il 5 febbraio.

Secondo quanto scritto in una nota dai due esponenti della minoranza la Creset non starebbe operando esclusivamente per il recupero delle giuste tasse non pagate, ma starebbe tartassando i cittadini. “Approfittando del fatto che ormai il cittadino Pattese non si interessa più alla cosa pubblica – hanno scritto Prinzi e Di Santo – il sindaco Aquino Sindaco ha dato mandato alla Creset non di riscuotere le giuste tasse, ma di dare il colpo di grazia ai contribuenti Pattesi anche richiedendo retroattivamente il pagamento di tasse che risultano prescritte se non addirittura inesistenti ed anticostituzionali”.

I due consiglieri evidenziano anche che, nel prossimo consiglio comunale, dovrà essere approvato il rendiconto 2017 che arriverà in aula dopo il bilancio 2018. “Nel consuntivo – hanno scritto Prinzi e Di Santo – si accerta un disavanzo di oltre un milione di Euro. Il Comune di Patti è ormai allo stremo e non si procede come si dovrebbe al riequilibrio”.

Prinzi e Di Santo sono molto critici con l’operato dell’amministrazione comunale contestando un presunto aumento della tassa sui rifiuti nonostante l’avvio della raccolta differenziata, una viabilità flagellata dalle buche nelle strade, ed una situazione complessiva allarmate. Argomenti questi che potrebbero essere trattati anche in consiglio comunale, essendo questioni di interesse generale, sempre se, non essendo posti tutti all’ordine del giorno, ne venga negata la discussione. E, in questo contesto, sarebbe interessante la riproposizione delle question time da parte dei consiglieri, che nella scorsa consiliatura davano la possibilità di affrontare tematiche riguardanti le problematiche della città al di fuori dei punti posti all’ordine del giorno e che, negli ultimi anni, non sembrano essere gradite e quindi di fatto abolite.

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