Patti – L’illusione di un consiglio comunale proficuo che poi si è perso per strada

Sembrava la volta giusta, una delle poche, per vedere il consiglio comunale di Patti lavorare in sintonia, senza aspri scontri, ed uscire dall’aula in un clima di serenità. L’avvio dei lavori era stato dei migliori. Il dibattito, in apertura, si è sviluppato in maniera chiara e limpida come non accadeva da diverso tempo. Poi la caduta della maggioranza su due punti ha inasprito gli animi e la coalizione di Governo ha deciso di abbandonare l’aula, far cadere il numero legale, e rinviare ad oggi pomeriggio i lavori quando tutti e gli 8 consiglieri del gruppo che sostiene il sindaco Mauro Aquino dovrebbero essere in aula.
L’avvio dei lavori consiliari era stato, comunque, proficuo. In apertura il civico consesso ha bocciato una mozione dei consiglieri Placido Salvo e Luca Musmeci per impegnare l’amministrazione ad individuare un’area per la sosta dei mezzi pesanti. Il documento nasceva dal fatto che, soprattutto nei mesi invernali, nel parcheggio del Piazzale Santa Venera, vengono lasciati in sosta diversi mezzi pesanti che occupano vari posti auto. Contraria si è dichiarata il consigliere Enza Stroscio che ha ritenuto esagerata la richiesta dei due colleghi indipendenti, mentre la maggioranza si è astenuta (equivalente al voto contrario) assieme ai consiglieri Cimino e Tripoli, mentre favorevole ha votato la minoranza. Sulla questione il sindaco Mauro Aquino si è comunque reso disponibile ad individuare un’area per la sosta dei mezzi pesanti senza escludere che nel piazzale Santa Venera possa essere consentita in determinati periodi dell’anno in cui non crea intralcio.
Il consigliere Luca Musmeci ha anche proposto che, visto l’aumento dei casi in Sicilia, si valuti la possibilità di svolgere le sedute a distanza. “Fare le sedute del consiglio comunale da remoto comporterebbe un impegno gravoso e un problema sulla tecnologia da adottar – ha detto il presidente del consiglio Nicola Molica. E’ una procedura abbastanza lunga. Mi confronterò con il segretario per valutare la fattibilità considerando che altri consiglieri hanno avanzato la stessa richiesta. Avevamo contattato in tecnico che ci ha detto che oltre 10 collegamenti non riusciva a gestirli. Verificheremo con altri. Ma credo che pochissimi Comuni hanno adottato questo sistema anche durante il periodo del lockdown”.
Su proposta del consigliere Tripoli il civico consesso ha anche affrontato la questione relativa al prolungamento della sospensione del pagamento del suolo pubblico in favore delle attività commerciali. L’esponente dell’opposizione ha proposto l’estensione fino al 31 dicembre 2021 della concessione degli spazi autorizzati in via straordinaria per far fronte all’emergenza da covid 19 e consentire alle attività di avere a disposizione una maggiore area per accogliere i propri clienti per far rispettare le normative per limitare il contagio da coronavirus. “La concessione di suolo pubblico straordinaria è stata sicuramente apprezzata sia dai cittadini e dagli operatori commerciali – ha detto il sindaco Mauro Aquino. Posso anticipare che la sospensione del pagamento della tosap sia ordinaria che straordinaria sarà estesa fino al 31 dicembre. Per il 2021 – ha spiegato il sindaco – si valuterà successivamente se sarà possibile estendere la gratuità. L’introito complessivo della tosap per il comune di Patti vale circa 80mila euro di cui 60mila euro circa per la parte commerciale. Non si tratta di grandi somme, ma anche se minime comunque, incidono sul bilancio. Inoltre, senza un provvedimento nazionale, non si può sospendere il pagamento. Per il futuro chi ha avuto concessioni straordinarie potrà richiederne la proroga e si valuterà per il pagamento del tributo in base alle decisioni del Governo. Gratuitamente se sarà possibile o a pagamento in base alle previsioni del regolamento comunale”.

Dopo un positivo avvio in cui si è anche affrontata la questione relativa agli uffici postali di Tindari e Mongiove, la maggioranza è caduta sul nuovo regolamento delle entrate e su una delibera inerente lavori di somma urgenza. Gli animi si sono surriscaldati e la squadra di Governo ha fatto venire meno il numero legale rinviando ad oggi il consiglio che tornerà in aula alle ore 16,30.

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