Patti – Grazie ai privati rivive il centro storico

Torna a vivere il centro storico di Patti. Grazie a diverse attività comemrciali che hanno aperto negli ultimi anni la parte antica della città si è ravvivata e sta, piano piano, divenendo un nuovo punto di aggregazione sia per i giovani, ma anche per persone più grandi che cercano una realtà diversa da quella più caotica di Marina di Patti.

Il dato è confermato dalle sensazioni raccolte dall’Unione commercianti pattesi a cui hanno aderito la maggior parte delle attività della parte alta della città. “Dopo la riapertura post lockdown – ha spiegato Gabriele Carcione, presidente dell’associazione – si era registrato un inizio affannato. Forse la gente, nelle prime settimane, aveva ancora paura ad uscire di casa. Adesso si ha una ripresa, seppur lieve, che lascia ben sperare per il futuro. Anche le varie attività adesso hanno maggiore dimistichezza con le varie normative per la prevenzione della diffusione del contagio da coronavirus che nei primi tempi dopo la riapertura aveva creato non poche difficoltà anche perchè le disposizioni non erano molto chiare. La gente risponde bene, appare molto disciplinata, e tutti i titolari delle varie attività commerciali si impegnano a rispettare e far rispettare le normative con una grande opera di sensibilizzazione”.

Il post covid ha rilanciato la parte antica della città che da tempo tentava di rinascere. “L’apertura di diverse attività e la voglia di crederci di molti imprenditori – ha aggiunto Carcione – sta permettendo una rinascita di tutta la parte alta della città che, negli ultimi anni, stava via via morendo. I nuovi locali stanno servendo da traino anche per le attività più vecchie e la concessione di un maggiore spazio di suolo pubblico per bar e ristoranti ha portato le persone, non solo di Patti, a riscoprire il centro storico”.

E l’andamento di questi ultimi mesi lascia ben sperare per il futuro. “Ritengo – ha detto – che se si continuerà a perseguire questa strada il centro storico potrà nuovamente tornare ad essere un luogo di ritrovo dei pattesi e di sviluppo per l’economia locale”.

Dopo decenni di abbandono, quindi, la parte antica di Patti riprende piano piano vita soprattutto grazie agli imprenditori che investono in quella area. L’auspicio è che nel futuro si possa vedere un rilancio complessivo dell’area e che dalle tante parole, promesse, piani particolareggiati, si passi finalmente ai fatti con un investimento complessivo, considerando che l’utlimo finanziamento per la parte antica della città risale ai tempi della sindacatura Venuto. A tal fine potrebbe essere funzionale la riapertura di Palazzo Galvagno i cui lavori di restauro sono terminati da oltre sei anni, ma che continua a rimanere chiuso e non fruibili alla cittadinanza.

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