Patti – Da oggi zona gialla, ma resta il mistero del suolo pubblico alle attività commerciali

Da oggi la Sicilia è in zona gialla e le attività di somministrazione di cibi e bevande possono riprendere il servizio al tavolo sino alle ore 18.

Nei giorni scorsi il sindaco Mauro Aquino ha reso noto che l’amministrazione comunale, considerando le proroghe stabilite a livello nazionale, avrebbe concesso, dietro richiesta, il rinnovo del suolo pubblico supplementare.

Il 19 gennaio scorso l’assise ha votato l’istituzione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. L’entrata in vigore del regolamento sarebbe propedeutico per il rilascio delle nuove autorizzazioni. L’assise non aveva votato l’immediata esecutività per dare il tempo agli uffici comunali di adeguarsi alla scelta operata di gestire la nuova entrata in house. Solo pochi giorni fa la delibera del consiglio comunale è stata pubblicata all’albo pretorio e, secondo quanto si evincerebbe, sarebbe esecutiva dal 18 febbraio.

Le attività commerciali, quindi, non potrebbero utilizzare gli spazi supplementari rilasciati per far fronte all’emergenza covid a meno che il regolamento non sia già esecutivo. Ma allo stesso tempo con l’entrata in vigore della nuova disposizione dovrebbero essere riaperte le pubbliche strade chiuse per concedere le autorizzazioni nei mesi scorsi. Il nuovo regolamento, infatti, pone il divieto di chiusura di strade aperte al traffico veicolare per la concessione del suolo pubblico e la revoca delle autorizzazioni esistenti.

In base al nuovo regolamento, quindi, il tratto di lungomare Zuccarello chiuso al transito dovrebbe essere riaperto a meno che l’amministrazione non decida di istituire l’isola pedonale permanente. Una scelta che potrebbe essere adottata nelle prossime settimane, ma che, in un periodo in cui bisogna rispettare le regole per evitare il contagio da covid 19, rischierebbe di rappresentare un incentivo per gli assembramenti.

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