Patti – Compostaggio, la posizione dell’amministrazione sui progetti non presentati

Non si fa attendere la risposta dell’amministrazione comunale di Patti all’interrogazione dell’opposizione consiliare con cui si contestava la mancata partecipazione dell’Ente ad un bando del Dipartimento dell’Acqua e Rifiuti dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità per la realizzazione degli impianti di compostaggio di comunità. Nello specifico la minoranza evidenziava l’esistenza di 3 progetti redatti dalla precedente amministrazione Aquino che sarebbero stati pronti per essere utilizzati. Progetti già inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche e che sarebbero stati già dichiarati, in passato, inammissibili durante la precedente sindacatura.

All’attacco sferzato dall’opposizione rispondono gli assessori Giovanni Di Santo ed Eliana Raffa. “Gli uffici – hanno dichiarato i due esponenti dell’esecutivo – hanno valutato i progetti a cui fa riferimento la minoranza ed hanno riscontrato numerose criticità. Considerato che già gli stessi presentati dalla precedente amministrazione erano stati dichiarati inammissibili, anche su indicazione dell’ufficio tecnico, si è deciso di evitare una ulteriore possibile bocciatura. L’amministrazione – hanno aggiunto – ove ritenuto conveniente per la comunità, si ripromette di rimodulare i progetti per superare le criticità riscontrate al fine di poter partecipare a futuri bandi”.

I tre impianti previsti dai progetti esistenti sarebbero dovuti nascere nelle contrade Caforchio, Mortizzi e Rasola. Ma già in passato si erano registrate proteste da parte di residenti ed imprenditori delle zone interessate, soprattutto delle prime due, con l’avvio, nel 2020, di un contenzioso con la presentazione di un ricorso contro il provvedimento dell’Ente. “Tra l’altro – hanno spiegato gli assessori Raffa e Di Santo – i progetti non prevedevano alcuni interventi necessari per l’adeguamento delle aree e la messa in funzione e le eventuali somme finanziate non sarebbero risultate sufficienti per la loro realizzazione. E, considerato che il Comune si trova in stato di riequilibrio non è possibile impegnare somme che alla fine vanificherebbero il risparmio previsto. Inoltre occorre preventivamente verificare la compatibilità urbanistica, ambientale e paesaggistica per la realizzazione di un impianto ci compostaggio in piena zona agricola considerata anche la mancanza delle necessarie opere di urbanizzazione”.

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