Patti – Centro agroalimentare: salvato il finanziamento, evitato il default del Comune

Default del Comune evitato in extremis. Dopo 17 anni dalla conclusione dei lavori a seguito del mancato collaudo il Ministero dello Sviluppo Economico ha richiesto la restituzione del finanziamento di 1.200.000,00 euro per la realizzazione del centro agroalimentare di contrada Ronzino a Patti. Una eventualità che avrebbe messo a rischio la stabilità economica dell’Ente di Palazzo dell’Aquila che si trova piena fase di riequilibrio finanziario pluriennale. Ma grazie all’efficienza degli uffici comunali, ed in particolare dell’ing. Tindaro Pino Scaffidi, si è riusciti a risolvere la questione mettendo in atto tutte le procedere necessarie per ottenere lo star bene del Ministero e bloccare la precedente richiesta. In particolare si è proceduto ad effettuare il collaudo tecnico-amministrativo e sono stati redatti gli atti necessari per interrompere il procedimento di revoca.

E così, almeno per questa volta, i conti del Comune di Patti, sono salvi. “Il provvedimento di revoca del finanziamento – ha spiegato il dirigente dell’ufficio tecnico Pino Scaffidi – avrebbe rischiato di portare l’Ente al dissesto. Questo perchè dall’ottobre 2006, da quando erano stati completati i lavori, non era stato ultimato l’iter burocratico. Per questo era stato avviato il procedimento per il recupero delle somme. Siamo riusciti a procedere al collaudo e presentare la documentazione necessaria così che è stato emesso un nuovo provvedimento che ha bloccato la precedente revoca”.

La vicenda è legata alla realizzazione di strutture commerciali specializzate per vendita di prodotti agricoli e zootecnici in contrada Ronzino nell’alveo del torrente Timeto nelle immediate adiacenze dell’acquedotto comunale. La struttura è abbandonata da anni. L’intervento era stato realizzato su iniziativa del Consorzio Intercomunale Pubblici Servizi ed inserito nel Patto Territoriale Agro Alimentare “Tindari – Nebrodi” grazie ad un finanziamento di 1.264.338,13 euro del 2001. I lavori, consegnati nell’ottobre 2005, si erano conclusi regolarmente nel l’anno successivo, ma non si sarebbe mai proceduto ad effettuare il collaudo tecnico-amministrativo.

La precedente amministrazione, nel 2013, aveva ipotizzato il superamento delle pratiche burocratiche che ne avevano impedito la riapertura puntando alla creazione, presso la struttura, di un mercato del pesce ed agroalimentare. Ma il progetto non andò in porto.

Adesso, risolto questo nuovo ed imprevisto scoglio, per l’amministrazione guidata dal sindaco Gianluca Bonsignore e per l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Sidoti, si pone anche la questione relativa all’utilizzo della struttura per renderla funzionale e non l’ennesima cattedrale nel deserto. E per poterla rendere funzionale si deve anche superare un altro scoglio che è quello relativo alla strada di collegamento con la struttura. Quella attuale, infatti, è di difficile percorribilità.

“Grazie all’ottimo lavoro degli uffici e dell’Ing. Scaffidi – ha commentato il sindaco Gianluca Bonsignore – si è riusciti a risolvere questo imprevisto. Adesso ci impegneremo anche per trovare una adeguata soluzione per il collegamento con la viabilità esistente”.

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