Iniziative a Ragusa contro il caporalato e per la sicurezza dei lavoratori stranieri

La prefettura di Ragusa ha avviato diverse iniziative per prevenire i fenomeni dello sfruttamento lavorativo dei migranti e del caporalato. Particolare attenzione è stata rivolta ai temi di carattere sanitario che riguardano le comunità straniere che vivono nella cosiddetta “fascia trasformata”.

Promosse attività di prevenzione dal Covid-19 per sopperire alle difficoltà di accesso ai canali di informazione ufficiali, come la televisione o i siti istituzionali. In sinergia con i comuni di Ragusa, Comiso, Acate, Scicli, Ispica, Santa Croce Camerina e Vittoria, e con l’adesione al progetto Fami Building Together di cui la prefettura è partner, sono stati affissi manifesti e diffusi audio in lingua inglese, francese, araba, rumena e albanese, per garantire le informazioni sanitarie a tutti i lavoratori stranieri.

Nei comuni di Vittoria e di Acate, e successivamente anche nei territori dei comuni di Ragusa e di Comiso, l’attività itinerante di un pulmino con un’equipe a bordo, composta da un operatore legale, un assistente sociale e un mediatore culturale, consente la distribuzione di beni di prima necessità e un’attività informativa in materia di sfruttamento lavorativo e di misure anti Covid-19.

Inoltre, la prefettura ha aderito a iniziative specifiche, come il progetto “Supreme” del Fami promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e sollecitato i comuni a presentare progetti finanziati dal Pon Legalità Fesr Fse 2014-2020 per l’inclusione abitativa dei lavoratori stranieri.

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