Coronavirus, il sindaco di Delia bacchetta i suoi concittadini, video diventa virale

Molta gente sembra che ancora non abbia ben compreso la gravità della situazione. Il covid-19 è una pandemia, un nemico invisibile, un virus mortale. Il mondo intero è in guerra, molti però, forse perchè non vedono e sento le bombe, pensano che sia tutto un gioco. A poco, fino ad oggi, sembrano valere gli appelli delle istituzioni a restare a casa. Sono ancora troppe le persone che escono con scuse futili per fare la passeggiata, correre o portare a spasso il cane dieci o venti volte nel corso della giornata.

Stanco di tutta questa indifferenza e di questo menefreghismo da parte, per fortuna, di una ridotta parte della popolazione del suo comune, Gianfilippo Bancheri, sindaco di Delia, comune del nisseno, domenica scorsa ha pubblicato un video su facebook in cui ha bacchettato i suoi concittadini. E lo ha fatto con parole vere e dirette, forse le uniche in grado di poter arrivare a chi, fino ad oggi, ha fatto finta che tutto sia solo un gioco.

A scatenare l’ira del primo cittadino i comportamenti irresponsabili di una parte degli abitanti del suo piccolo comune. Nel video il sindaco racconta che, tra le motivazioni per giustificare spostamenti e assembramenti non consentiti, ci sarebbero, ad esempio, la necessità di chiamare il parrucchiere per farsi dare una sistemata ai capelli a domicilio, le grigliate con gli amici o lo sconfinamento in altri comuni per motivi futili, come comprare le i croccantini per il cane che consuma solo una determinata marca.

Ma l’attività che più ha fatto infuriare il sindaco è il coinvolgimento di numerose persone nella realizzazione di striscioni in cui campeggia lo slogan “andrà tutto bene” o le grigliate condominiali. Una situazione paradossale se si pensa che questo augurio potrà compiersi solo rispettando il divieto di aggregarsi.

“Moltissimi di voi – ha detto il sindaco – scrivono andrà tutto bene, ma io vorrei capire come farà ad andare tutto bene se moltissime persone tutti i giorni escono di casa per fare la spesa, quando la spesa si dovrebbe fare una volta ogni dieci giorni? Come andrà tutto bene se ogni giorno tantissime persone escono per andare a comprare le sigarette, al posto che fare la scorta una volta sola? Come andrà tutto bene se la gente va e viene dal benzinaio? Ma a cosa serve la benzina se dovete stare a casa?”.

“Stiamo giocando con la pelle nostra e di tutta la cittadinanza – ha tuonato Bancheri. Ho visto fare feste in un condominio. Sono dovuto andare io in persona a redarguire queste persone. Stare a casa significa stare insieme alla propria famiglia, non con i vicini di casa.”

Il sindaco poi sbotta. “Molti mi dicono che dobbiamo ringraziare chi sta a casa. Io – ha affermato – dico di no, perchè chi sta a casa sta facendo solo il proprio dovere. Bisogna ringraziare chi sta in trincea, i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine, le istituzioni. Qui vogliamo capovolgere le cose. Come ci si può lamentare di essere stressati con i telefonini, la televisione, il mangiare e la playstation. Stressati erano i nostri nonni che andavano in guerra, mentre noi dobbiamo solo restare a casa. E poi che cantiamo dal balcone se poi usciamo a fare la spesa ogni giorno? La coerenza dov’è? Il rispetto per noi e per gli altri dov’è?”

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